ME MAMA…

Normalmente si legge da sinistra a destra in senso orizzontale, poi dall’alto in basso in senso verticale. Questa volta, rispettando il primo, invertirò il secondo; spero di scrivere un pezzo che giorno per giorno allungherò di ricordi e sentimenti, aggiungendoli sempre all’inizio.

Sino alla fine del ricordo….

 

Me Mama si vedeva in tv tutte le previsioni del tempo possibili. Doveva sapere tutto e si intendeva di alte e basse pressioni, di isobare, di venti. Giudicava anche la qualità dei vari canali televisivi: “Queo de Rai3 sè bravo, queo de Antena3 nol spiega ben”. Poi non andava da nessuna parte, ma intando lei era pronta all’eventuale brutto tempo…

Me Mama non amava gli animali domestici. Sebbene fosse una vissuta in famiglia di contadini, e quindi a contatto con varie specie animali, a casa sua non ne ha mai voluto uno. E non voleva nemmeno che vi transitassero, tipo gatto dei vicini…

Me Mama capitava che piangesse. Ed alcune volte a causa mia…

Me Mama era golosa. Alla fine di ogni pranzo amava degustare qualcosa di dolce; a casa sua un panettone c’era sempre, tanto aveva un metabolismo che non la faceva ingrassare. E poi gelati, biscotti. Diceva sempre “Io inizio domani la dieta!” e se la rideva. Ma il suo dolce preferito era la meringata; nelle occasioni in cui si pranzava fuori voleva vedere alla fine se c’era questo dolce, ed in caso affermativo gli si illuminavano gli occhi…

Me Mama era bella…

Me Mama aveva frequentato le scuole sino alle terza elementare; ma ho ereditato da lei la passione per la lettura…

Me Mama rompeva le balle…

Me Mama mi diceve spesso “Te sì un mol-ton”… Proprio  così, con l’intervallo tra la lettera L e la T, come a sottolineare in maniera certa che io appartenessi alla razza caprina… Poi rideva…

Me Mama amava il caffè… A casa la moka era sempre pronta all’uso e carica. Nell’ultimo periodo coscente della sua vita, quando andavo a trovarla, voleva che il caffè glielo preparassi io perché secondo lei era più buono. Ed a me inorgogliva questa cosa…

Me Mama non aveva la patente di guida, si spostava in bici. Dappertutto…

Me Mama leggeva Famiglia Cristiana…

Me Mama faceva un “baccalà in tecia” che per me era poesia. E non potrò più mangiarlo…

Me Mama faceva anche i gnocchi fatti in casa, ma io ero l’unico della famiglia a cui non piacevano…

Me Mama era milanista perché gli piaceva Gianni Rivera, ma quando suo nipote si è professato juventino, ha cambiato bandiera…

Me Mama mi nascondeva la Nutella; ma io la trovavo sempre. Era un modo di crescere anche questo…

Me Mama non è venuta a nessuna delle mie partite di basket in cui io giocavo. Mi lasciava fare…

Me Mama si lamentava sempre dei troppi giornali e libri che leggevo: “Tutta sta polvere!” diceva brontolando…

Me Mama aveva il suo colore preferito, il rosso…

Me Mama non sopportava Berlusconi ed i leghisti…

Me Mama andava in chiesa…

Me Mama era orgogliosa delle sue origini contadine…

 

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